È iniziata all’ombra del Cervino, sulle piste da sci di Zermatt, la carriera dello stilista che vestiva il jet set internazionale. Una mostra al Museo delle Alpi del Forte di Bard in Valle d’Aosta ripercorre, fino al 17 ottobre, il rapporto tra il marchese della moda e una delle vette più glamour delle Alpi. Tutto inizia da un completo da sci disegnato per un’amica quasi per gioco. Il modello rivoluzionario per quegli anni viene notato da una fotografa e finisce su Harper’s Bazaar. È nel 1947 che il marchese Emilio Pucci di Basento fonda la sua maison d’alta moda ma la notorietà arriva dopo l’apertura di una boutique a Capri nel 1950. Qui conquista dive e celebrity che frequentano l’isola, da Jacqueline Kennedy a Marilyn Monroe che furono tra le prime a indossare le sue creazioni.
Modelle come Twiggy e Marisa Berenson vengono immortalate sulle cover delle maggiori riviste di moda con addosso le sue creazioni con stampe colorate, l’impronta di Pucci che lo rende subito riconoscibile. Tinte vivaci, fantasie originali e una propensione alla felicità sono la caratteristiche che hanno reso celebre la maison. Cosmopolita, sempre in viaggio fra la sua Firenze e le mete turistiche più in voga, Pucci immagina la donna moderna che veste con abiti facili e immediati, espressione di una nuova idea di eleganza veloce, spontanea e senza sforzo da infilare in valigia anche all’ultimo momento grazie all’uso di tessuti fluidi ed elastici come l’Emilioform. Il nuovo comfort unito al senso del bello e del lusso viene declinato in leggings, pigiama palazzo, caftani e camicie foulard. Oggi il marchio appartiene a LVMH.
(foto di Ernst Haas del 1969)

(Nella foto, un’immagine della mostra)







