Trefoloni e Associati

IL GALLO NERO NELLE BOTTEGHE DEL MERCATO CENTRALE PER FESTEGGIARE I 300 ANNI Anche pillole di tecniche di degustazione e cooking show dalle massaie del Chianti nell’evento organizzato dal Consorzio Chianti Classico e  Mercato Centrale Firenze in collaborazione con God Save the Wine per festeggiare con la città i trecento anni del Gallo Nero il prossimo 11 novembre al primo piano del Mercato Centrale Firenze, 3novembre 2016–Trecento anni fa il territorio del Chianti Classico fu eletto a zona particolarmente vocata alla produzione di vino di qualità da un bando del Granduca di Toscana Cosimo III. Nel 1874, in occasione dell’Esposizione Internazionale di Agricoltura veniva inaugurato a Firenze il Mercato Centrale. Un secolo e mezzo dopo uno dei progetti moderni più riusciti della città di Firenze riapriva il primo piano del Mercato per regalare al capoluogo toscano un nuovo luogo di aggregazione legato all’eccellenza enogastronomica. Il Mercato, come progettato dagli imprenditori Umberto Montano e Claudio Cardini, per sua stessa natura è luogo di intersezione, dove il fiorentino come il turista può scoprire, assaggiare, farsi raccontare i sapori più autentici del Belpaese. E qui a rappresentare il mondo del vino risiede l’Enoteca Chianti Classico, gestita dall’omonimo Consorzio, proprio nella città dove fu promulgato il bando di Cosimo III che consacrava il territorio del Gallo Nero a culla dell’enologia italiana. E’ proprio da questo incrocio di storie secolari e più recenti legate all’eccellenza enogastronomica che nasce l’evento che farà brindare la città ai trecento anni del Gallo Nero, nel suo avamposto cittadino. Un grande evento aperto al pubblicoche il prossimo 11 novembre porterà il Gallo Nero in ognuna delle 12 botteghe del Mercato, in abbinamento alle specialità degli artigiani del gusto che fanno parte del progetto. Il pubblico potrà assaggiare le diverse etichette protagoniste della serata acquistando un calice celebrativo del Trecentesimo e varie tipologie di carnet degustazione. La serata proporrà anche corsi semiseri di degustazione per scoprire in pillole le caratteristiche dei vini proposti, grazie alla voce di Andrea Gori e di God Save the Wine, e un viaggio nella cultura gastronomica più autentica del Chianti grazie alle massaie del territorio che racconteranno i segreti delle ricette della tradizione come il peposo e la ribollita. La storia. E’ datato 24 settembre 1716 il bando con cui Cosimo III de’ Medici annunciava una precisa delimitazione degli ambiti territoriali entro i quali dovevano essere prodotti i vini del Chianti, oggi corrispondenti ai confini del territorio del Chianti Classico. Con una vera e propria anticipazione del concetto di Denominazione di Origine Controllata, la volontà del Granduca mirava a difendere dalla contraffazione un prodotto già allora noto e amato anche all’estero. Non esistono altri territori che possono vantare una storia simile, non esistono altri vini che possono legarsi a questo territorio. N.B. Il Consorzio confida nella professionalità della Stampa a cui è indirizzata questa comunicazione perché il nome della denominazione “Chianti Classico” non venga modificato o abbreviato. Scrivere “Chianti” al posto di “Chianti Classico” significa cambiare radicalmente la notizia che stiamo comunicando. Questi due nomi, infatti, rappresentano due DOCG con territorio di produzione, storia e consorzi distinti e separati.  Se si vuole trovare una locuzione alternativa a “Chianti Classico” suggeriamo l’uso della parola “Gallo Nero”, simbolo iconografico e sinonimo della DOCG “Chianti Classico”. Grazie per l’attenzione.
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