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Assobio chiede aiuto al governo per sensibilizzare i cittadini e solleva il problema dei costi alti di certificazione. Il consumo interno vale 4,35 miliardi di euro: a trainare è l’online Maggiore sensibilizzazione, minori costi di certificazione biologica a carico della filiera, una piattaforma digitale per la tracciabilità. L’associazione dei produttori di cibi biologici lancia il suo appello al governo, spiegando che nonostante l’Italia vanti una delle maggiori quote di superficie agricola utilizzata a biologico in Europa (15,8%) è quella che pro capite spende meno per i prodotti bio. Appena 60 euro all’anno, contro i 144 in Germania, 174 in Francia, 338 in Svizzera e 344 in Danimarca (dati Fibl & Ifoam, 2021). Seppur qualcosa si muova e i consumi siano in aumento (+0,9% nel primo trimestre 2021), serve fare di più. Una buona parte dei prodotti coltivati in maniera biologica viene infatti esportata per un valore di merci che supera i 2,6 miliardi di euro, circa il 6% di tutto l’export agroalimentare nazionale. Il consumo interno vale invece 4,35 miliardi di euro. E tra i canali di distribuzione che trainano le vendite c’è l’online che segna un +79% rispetto a un anno fa (+150% in tutto il 2020) e i discount che segnano un +10,5% (dati Nielsen).Fonte: La Repubblica