LuBeC
Protagonisti l’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library del Ministero della Cultura e la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali
L’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library del Ministero della Cultura e la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali collaborano ad un piano di formazione e aggiornamento delle competenze digitali rivolto alle professionalità coinvolte, a vario titolo, nella cura e nella gestione del patrimonio culturale. Insieme, nell’ambito di LuBec- Lucca Beni Culturali 2021, promuovono una giornata di studio – prevista per venerdì 8 ottobre, a partire dalle ore 10.00 con l’obiettivo di riflettere sui temi strategici legati al Piano nazionale per la digitalizzazione del patrimonio culturale, individuare le competenze e gli strumenti necessari per attuare al meglio tale processo e condividere esperienze già maturate e progetti in essere. “La cultura rappresenta un elemento indispensabile per la coesione sociale ed economica del nostro Paese e i quasi due anni di crisi sanitaria ce lo hanno mostrato con evidenza – dichiara Laura Moro, direttore Digital Library -. La sua dimensione digitale infatti ci ha permesso di continuare a goderne e a crescere con essa. Allo stesso tempo ci siamo resi conto che il digitale non è solo un percorso necessario e inevitabile per la sua fruizione, gestione e conservazione, ma anche una formidabile leva per disegnare nuovi servizi capaci di intercettare nuovi bisogni. Tuttavia la digitalizzazione del patrimonio culturale non può funzionare come semplice sommatoria di azioni individuali, magari dettate dall’urgenza del momento come accaduto durante il lockdown, ma deve essere un progetto studiato e partecipato. Con l’incontro di LuBeC vogliamo fare il punto sui tavoli MiC avviati lo scorso aprile e finalizzati alla stesura del Piano nazionale di digitalizzazione (PND), ovvero lo strumento di pianificazione strategica per attuare un processo di cambiamento da parte degli Enti preposti alla digitalizzazione del patrimonio culturale e alla creazione di nuovi servizi tecnologici a servizio della collettività”. “La digitalizzazione, insieme con la sostenibilità e la competitività, costituisce una delle sfide centrali dei tempi del post-Covid e dell’edizione 2021 di LuBeC, sfide che si basano un tema comune: quello delle competenze, necessarie ad ogni livello per ripensare in chiave strategica il mondo dei beni culturali, mai come oggi oggetto di una significativa occasione di crescita e sviluppo – dichiara Alessandra Vittorini, direttore Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali -. In quest’ottica la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali collabora con la Digital Library ad un piano di formazione e aggiornamento delle competenze digitali rivolto sia al mondo dei professionisti della cura e gestione del patrimonio culturale che all’intera comunità. Individuare i fabbisogni formativi per sviluppare le competenze digitali è dunque un passaggio centrale per ideare in chiave strategica il Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale. Non bastano le tecnologie, serve una cultura digitale che metta in connessione tutti gli attori e tutte le professionalità del settore. Una sfida su cui la Fondazione ha fondato la propria missione attraverso il confronto con l’intero sistema cultura e l’integrazione tra le attività di formazione, ricerca e innovazione”. Ai fini della realizzazione delle iniziative formative previste, la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali è impegnata nella realizzazione di un’analisi di contesto volta ad individuare i fabbisogni di competenze, sia in essere che emergenti, anche a livello europeo, in merito alle politiche previste dal Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale. L’iniziativa intende coinvolgere le diverse tipologie di attori che operano nell’ambito del patrimonio culturale (dipendenti pubblici; dipendenti privati e professionisti; studenti e ricercatori), non considerandoli come target specifici e distinti ma quali componenti di un medesimo gruppo “in costruzione” a cui il piano è rivolto. La definizione dei fabbisogni formativi – elemento-chiave della fase di assesment – è, dunque, propedeutica all’individuazione del target di riferimento; l’obiettivo è quello di garantire un’offerta formativa che sia il più possibile ampia ed inclusiva, volta ad avvicinare i professionisti del settore e gli utenti in generale ai temi e agli strumenti del Piano stesso. In linea con tali finalità, l’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library e la Fondazione scuola dei beni e delle attività culturali hanno concordato di svolgere un ciclo di cinque webinar nel periodo novembre 2021-gennaio 2022. Una scelta da intendersi, pertanto, come fase di team building preliminare e propedeutica ai fini della migliore attuazione del progetto formativo vero e proprio. Nello specifico, il ciclo di webinar – fruibile gratuitamente sulla piattaforma FAD della Fondazione (fad.fondazionescuolapatrimonio.it) – si propone, dunque, di creare un linguaggio comune utile alla comprensione del Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale (PND), la cui predisposizione rientra tra i compiti istituzionali affidati alla Digital Library. I primi quattro incontri affronteranno i seguenti ambiti tematici: ambito culturale: come cambia la visione del patrimonio culturale nell’ambiente digitale; ambito metodologico: con focus sulla dimensione manageriale (change management, le organizzazioni “dall’interno”, il capitale umano); ambito metodologico: con focus sulla dimensione giuridica (il diritto come modalità di osservazione/lettura delle relazioni tra le organizzazioni, a livello nazionale e internazionale, e delle forze/attori che possono incidere sul processo di cambiamento); ambito tecnologico: quali sono i fattori abilitanti per attuare la trasformazione digitale. Il quinto appuntamento costituirà occasione per presentare il piano di aggiornamento delle competenze, da realizzarsi nel periodo 2021-2026. L’incontro “Visioni e competenze per il Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale” sarà diviso in due momenti: un seminario mattutino ed un workshop partecipativo pomeridiano. La mattinata sarà, dunque, dedicata a temi strategici, quali policy e regole, open data e riuso delle immagini, strumenti, competenze e metodologie delle digitalizzazione, con tre panel a cura di esperti del MiC e accademici della materia. Il pomeriggio prevede un tavolo di confronto e co-progettazione facilitato da esperti, in cui i professionisti dell’offerta digitale e dei servizi al pubblico sperimenteranno la metodologia “agile” nel processo di creazione di nuovi servizi culturali, in un’ottica di centralità dell’utente e ascolto. Un workshop partecipativo per discutere casi studio e, a partire da essi, creare “User Stories” per definire i requisiti di miglioramento dei processi di digitalizzazione e dei servizi culturali connessi. Il programma della giornata di studi e le modalità di partecipazione sono disponibili al seguente link: https://www.lubec.it/eventi/la-digital-library-e-il-pnd-piano-nazionale-digitale-per-la-cultura_mattinaFonte: Ag Cult