Non-Fungible Token cosa sono

I Non-Fungible Token (NFT) sono certificati di proprietà che racchiudono al loro interni una serie di informazioni, tali certificati sono memorizzati all’interno di una Blockchain.

Il token è crittografico e concepito per fornire la rappresentazione digitale unica di un dato oggetto, che questo sia virtuale o fisico.

I Token non fungibili, presentano caratteristiche tali da renderli del tutto unici, non interscambiabili tra loro, come ad esempio un particolare codice identificativo. Per questo vengono spesso utilizzati per la gestione dell’identità digitale e ultimamente anche come certificati di autenticità digitale relativi a risorse non solo virtuali, ma anche fisiche, che possono essere acquistate e vendute sulla blockchain quale database digitale.

Di tutte queste informazioni, procedure e futuri acquisti si terrà facilmente traccia con l’ausilio della blockchain che consente di monitorare i passaggi di proprietà e di retribuire l’autore originale anche in futuro. Questa modalità applicativa è facilmente sfruttabile in diversi settori e attività. Per merito delle sue caratteristiche “certificative” ben controllate e difficilmente manomissibili, gli NFT sono utilizzati nel campo dell’arte, per quanto riguarda i contenuti digitali e gli oggetti collezionabili oltre che nell’ambito musicale e video.

Non-Fungible Token caratteristiche

  • Unicità: in un NFT, i metadati consentono di descrivere gli elementi di unicità dell’asset, come avviene per una data carta d’identità. L’NFT consiste in un record permanente della blockchain, inalterabile, che descrive ciò che quel singolo dato NFT rappresenta – un po’ come il certificato di autenticità che si otterrebbe per un dipinto raro, o ancora l’attestato di proprietà della vostra auto.
  • Indivisibilità: gli NFT non possono essere suddivisi in denominazioni più piccole – possono solo essere acquistati, venduti e conservati interi, proprio come avviene per le risorse che rappresentano.
  • Proprietà: l’NFT è parte integrante dell’architettura blockchain. L’NFT può consentire di dimostrare la proprietà intellettuale di un bene, l’essere in origine rappresentato da un NFT consente di mantenerne la titolarità, elemento dall’altra parte verificabile da parte di chi riceve o fruisce del contenuto.
  • Trasferibilità: gli NFT possono essere liberamente negoziati su marketplace dotati di idonea tecnologia – quindi con un passaggio di proprietà che anch’esso diviene inconfutabile.
  • Autenticità: La frode è un grosso problema che riguarda molti settori, dall’arte, ai biglietti e al collezionismo. L’associazione dell’architettura blockchain con gli NFT consente di verificare l’autenticità, un elemento di sicuro interesse.

Settori di applicabilità

Avendo elencato le caratteristiche, si può immaginare il numero di applicazioni potenziali di tale tecnologia, non solo per digitalizzare l’esistente, ma anche per dare vita a veri e propri nuovi business model, uno su tutti la capacità di “virtuale” un bene reale e concreto.

Modernizzare il mercato del collezionismo, eliminare le frodi nell’industria dell’intrattenimento, aprire nuove possibilità nel gioco, permettere a qualcuno di dimostrare la proprietà o altri diritti su beni reali o digitali sono solo altri esempi.

I principali mercati di applicabilità sono il Collezionismo, il Mercato dell’Arte, i Beni Virtuali, Identità Digitale.

Nel complesso, l’ambiente dei token NFT continua a crescere, il biennio 20/21 ha dimostrato che il settore sta crescendo un modo esponenziale.

Gli utenti iniziano a comprendere che gli NFT possono rappresentare quasi tutto nel mondo virtuale, e possono persino essere legati al mondo reale.

Un numero sempre maggiore di brand tradizionali si farà strada nel mondo degli NFT. In alcuni casi, queste aziende stringeranno partnership con progetti di blockchain specializzati per trasformare le loro visioni in realtà.

Continueremo a vedere ulteriori miglioramenti nelle infrastrutture che stanno alla base degli NFT, e un rinnovato sforzo per rendere questi asset attraenti per i consumatori non tecnologici.