La filosofia «contro» il metaverso
Per alcuni aspetti può sembrare molto simile al metaverso, una sorta di mondo non fisico condiviso online in cui ognuno è rappresentato da un avatar. Facebook ne ha di recente annunciato l’adozione per la sua piattaforma. Cambia, però, «l’uso che se ne fa – ha spiegato Giovanni Patteri, fondatore, insieme a Claudia Saba, della startup con sede a Sassari -: nel metaverso l’uomo è totalmente circondato da elementi virtuali, sta in uno spazio chiuso e non entra in contatto con il mondo esterno. Con la realtà estesa l’uomo si trova proprio nel mondo esterno, quello fisico, ci sono poi degli strumenti non reali aggiuntivi che lo aiutano a vivere meglio».
Dal progetto al cantiere, alla fase successiva
Non è più l’ambiente a girare intorno all’uomo, quindi, ma è l’uomo a esplorare fisicamente l’ambiente come se si trovasse in un contesto reale. Il progetto è stato realizzato grazie all’unione di realtà aumentata (Ar), realtà mista (Mr) e realtà virtuale (Vr) e può essere applicato in diversi ambiti. Gli ingegneri di XRit hanno deciso di testarlo nei settori delle costruzioni (con il nome Xrs), del turismo (in cui si chiama Xtours) e del gaming (denominato Xzombie). Attraverso un visore, che garantisce libertà di movimento e consente una visione in tempo e spazio reali, collegato a un dispositivo, che invece permette di vedere da remoto, è possibile mettere in campo potenzialità rivoluzionarie al servizio della progettazione, ma anche della direzione e della supervisione dei lavori. Il sistema è pensato per accompagnare un ingegnere lungo tutte le fasi lavorative, non solo in quelle che vanno dal progetto al cantiere, ma anche nel corso di quelle successive, quando la struttura è attiva. Ad esempio, il gps consente di apportare modifiche a opere completate.
Fisico e virtuale sempre più connessi
I principali vantaggi dell’applicazione della realtà estesa nell’ingegneria, anche grazie a strumenti digitali come il Bim (building information modeling), sono essenzialmente due: la precisione grafica e spaziale millimetrica con cui è possibile vedere la realizzazione di un progetto che è ancora in fase di ideazione e ridurre i pericoli legati alla sicurezza dei lavoratori durante la costruzione. «La filosofia della realtà estesa – ha aggiunto Patteri – è al totale servizio dell’uomo. Di realtà virtuali ce ne sono tantissime ormai, ma il rischio è di finire a muoversi esclusivamente là dove le nostre coscienze possono essere pilotate da chi le gestisce. Con la realtà estesa, invece, continuiamo a vivere le città, a interagire con le altre persone. L’uomo è al centro».
Fonte: Corriere della sera economia