Trefoloni e Associati

biologico
Roberto Zanoni, presidente di AssoBio
Il biologico rappresenta dunque una grande opportunità per la ripresa economica che ha bisogno di proposte innovative fondate sulla sostenibilità. Assobio coglie l’occasione per sottolineare importanza dell’opportunità di nuovi posti di lavoro derivanti dal mercato biologico,  specialmente per i giovani, ruoli che oggi richiedono sempre maggiore specializzazione e competenze. Parallelamente allo sviluppo del settore bio si è assistito infatti anche alla nascita di nuove figure professionali, sia in ambito tecnico (come l’Addetto alla Produzione Biologica, il Tecnico della Qualità BIO o lo Zoonomo Sostenibile), sia di figure specializzate e formate nella gestione dei moderni canali di vendita e nella promozione del made in Italy agro-alimentare nel mondo. L’agricoltura biologica non è infatti sinonimo di un ritorno al passato, ma è sostenuta da innovazione e ricerca e rappresenterà la vera agricoltura del futuro, per un mondo sostenibile, attento alla salute del suolo, dell’ambiente e delle persone. È la scienza a dirci che l’agricoltura biologica è la migliore opzione non solo per garantire beni pubblici come la tutela ambientale, ma anche per assicurare un reddito adeguato ai produttori. Gli  Stati  Generali tenuti durante  la prima  giornata di  Sana Restart sono stati  un importante momento di confronto, approfondimento e condivisione di idee e progetti strategici con le istituzioni e tutte le organizzazioni del mondo agricolo, a cui ha preso parte anche la Ministra Bellanova. Il fine è quello di dare agli operatori biologici prospettive di sviluppo e incentivare gli agricoltori convenzionali alla conversione al biologico, lavorando insieme per il riconoscimento del “giusto prezzo” dei prodotti e condividendo con essi concetti validi per tutto il settore. E’ necessaria una collaborazione tra tutte le Associazioni del mondo agricolo per aumentare i terreni bio in coerenza con la proposta europea del New Green Deal e rispondere alla crescente domanda interna con nuovi terreni coltivati con metodo biologico e nuovi posti di lavoro. “Per realizzare l’obiettivo è imprescindibile l’impegno delle istituzioni, che attraverso incentivi agli agricoltori biologici, campagne di informazione rivolte ai consumatori e iniezioni di fiducia al mercato possono accelerare la svolta che l’Europa sta chiedendo. Un ottimo incentivo già deriva dall’acquisto di prodotti biologici da parte di tutte le mense pubbliche, ma l’Europa ipotizza anche la riduzione dell’IVA su alcuni prodotti biologici, e sarebbe inoltre auspicabile un credito di imposta sui costi di certificazione per ridurre i prezzi al consumo” afferma Roberto Zanoni, Presidente di AssoBio. “La legge ferma da ormai due anni al senato, riconoscerebbe il ruolo ambientale e sociale dell’agricoltura   biologica   in   Italia,   coerente   con   l’obiettivo   strategico   della   Commissione europea, ovvero fare del settore agroalimentare europeo una eccellenza assoluta anche in termini di sostenibilità socio-ambientale, esprimendo un nuovo riferimento di valore a livello globale. L’auspicio di AssoBio è che l’Italia sappia cogliere questa grande occasione, mettendo a sistema le esperienze che il settore biologico ha maturato negli anni” conclude Roberto Zanoni.

Fonte: Corriere Nazionale

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