Firenze, una borsa di studio intitolata a Giulia Maria Crespi

L’Associazione per l’agricoltura biodinamica diretta da Carlo Triarico ha presentato l’iniziativa durante la prima parte del Convegmo internazionale del settore

Firenze: borsa di studio

Le prossime due tappe del Convegno Internazionale di agricoltura biodinamica sono previste per lunedì 30 novembre e giovedì 10 dicembre. Durante la prima giornata che si è svolta a Firenze nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio e che è stata curata dall’Associazione per l’Agricoltura biodinamica con il contributo dell’Istituto di Formazione Apab, è stata presentata dal presidente Carlo Triarico una borsa di ricerca in agricoltura biologica e biodinamica intitolata a Giulia Maria Crespi. “Riteniamo sia giusto dedicare alla figura di Giulia Maria Crespi ispiratrice e sostenitrice anche di Agrifound, il primo ente di ricerca per la biodinamica in Italia, una Borsa di ricerca che sostenga la crescita necessaria al Paese per affrontare le sfide del Green Deal europeo tramite adeguate competenze”, spiega Tricarico. “Quando è scomparsa il mio primo pensiero è stato quello di rafforzare il suo contributo attraverso l’istituzione di una Borsa di ricerca in suo onore che sosterrà i giovani ricercatori per la ricerca biodinamica e l’agricoltura del futuro, grazie anche al contribuito di coloro che vorranno supportare l’iniziativa”.

La pandemia ha messo in luce le contraddizioni e le criticità della società moderna, in particolare il rapporto uomo-natura. La sfida è immane e richiede una mobilitazione di energie che tocca tutti gli ambiti del sapere umano: da quello economico a quello culturale, dal sociale al tecnologico. La biodinamica, una scienza che va oltre la rappresentazione di un modello agroalimentare sostenibile, propone un approccio scientifico e sociale rigoroso in grado di restituire all’uomo il ruolo di autore del proprio avvenire e di custode del Pianeta. E con un risvolto economico di tutto rispetto: analizzando il settore del biologico l’Italia risulta essere il primo Paese europeo per numero di aziende agricole impegnate nel biologico, con un numero di operatori saliti a ben 80.643 (2019). Crescita trainata anche dal mercato interno, che nonostante il lockdown ha mostrato un incremento dell’11% delle vendite di prodotti Bio nei supermercati (Rapporto GreenItaly 2020).

Il convegno è stato anche l’occasione per la presentazione della neonata Società di Scienze biodinamiche, ente voluto e fondato da Carlo Triarico assieme ad Alessandro Piccolo, professore di Chimica agraria ed ecologia presso l’università Federico II di Napoli. “L’agricoltura biodinamica in Italia è in costante crescita, il numero di aziende è raddoppiato in 10 anni e i problemi ai quali risponde con soluzioni concrete contribuiscono a fare dell’Italia il primo paese esportatore biodinamico in Europa. Mancava però al nostro paese una Società scientifica di Scienze biodinamiche, per il confronto e la collaborazione dei diversi ricercatori impegnati in questa disciplina” dichiara Alessandro Piccolo.

Fonte: La Repubblica